Riguardo le foto e mi sembra impossibile. Le giornate passate in Frinzi che appena uno si distraeva un attimo e lasciava incustoditi telefoni o computer si ritrovava con stati o richieste d’amicizia strane (o con villaggi dei puffi e fattorie completamente distrutti).
I thè del martedì, le cena da Kirin in cui ordinavi cinque portate e poi ne mangiavi si e no una, le cene a casa con il riso della Giuli, i video dei gatti, i gossip e i tuoi mille selfie.
Adesso so che quando mi fischieranno le orecchie sarai tu che mi starai prendendo in giro o insultando tirando qualche “porco boia” dei tuoi.
Ciao Pit
Silvia T